Agevolazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio e bonus mobili 2023
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Detrazione IRPEF: cosa prevede la Legge di Bilancio 2023
Confermata, con riferimento alle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, la detrazione IRPEF del 50% per gli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 16-bis co. 1 del TUIR, nel limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Si tratta in particolare delle seguenti tipologie di interventi:
- di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale;
- quelli di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
- quelli necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune;
- quelli finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche (clicca qui per informazioni sulla Detrazione 2023 dedicata alle barriere architettoniche);
- quelli per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica o altro mezzo di tecnologia più avanzata, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992. Si fa riferimento alle sole spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, mentre non spetta per le spese sostenute per il semplice acquisto di strumenti quali, a titolo di esempio, i telefoni a viva voce, gli schermi a tocco, i computer, le tastiere espanse.
- quelli di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere sugli immobili volte ad evitare gli infortuni domestici (per esempio l’installazione di apparecchi per la rilevazione dei gas). Con riferimento alla sicurezza domestica, l’acquisto di apparecchiature o elettrodomestici dotati di meccanismi di sicurezza non dà diritto alla detrazione, in quanto non implica un intervento sugli immobili;
- quelli relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (per esempio acquisto porte blindate). Si fa riferimento alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili;
- quelli finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici;
- interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.
Per usufruire della detrazione serve pagamento con bonifico bancario specifico per le ristrutturazioni, conservazione della fattura, oltre agli ulteriori eventuali adempimenti previsti dalla legge.
La detrazione è da ripartire in quote annuali di pari importo per 10 anni.
È richiesta l’apposizione del visto di conformità e l’attestazione di congruità delle spese da parte di professionisti abilitati.
Bonus mobili 2023, modificato il limite di spesa agevolabile
L’acquisto deve essere destinato ad arredare un immobile oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Per le spese sostenute nel 2023 la Legge di Bilancio pone il limite massimo di spesa detraibile a 8.000 euro (tetto aumentato di 3.000 euro rispetto a quanto previsto nella scorsa Legge di Bilancio. Confermato invece a 5.000 euro per il 2024).
Ancora possibile quindi legare agli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio il bonus che consente di usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e di grandi elettrodomestici nuovi (che rispondano a determinati requisiti di efficienza energetica) destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione potrà essere richiesta quindi solo da chi realizza prima dell’acquisto mobili o elettrodomestici un intervento di ristrutturazione edilizia. Anche in questo caso, la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Per poter usufruire del bonus, i pagamenti devono essere fatti mediante bonifico bancario o con carta di debito/credito. La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
Le presenti informazioni non sono esaustive ed invitiamo ad approfondire le tematiche sul sito dell’Agenzia delle Entrate e a valutare i casi specifici con il supporto di un Professionista di fiducia.
Gennaio 2023