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Che impresa! – intervista con Claudio Valecci

Categorie: Podcast

PUNTATA N-03 DI “LE CHIAVI DI CASA”, UN PODCAST DEL GRUPPO TECNOCASA

Nella terza puntata del podcast “Le Chiavi di Casa” del Gruppo Tecnocasa, Matteo Ranzini intervista Claudio Valecci, affiliato dell’agenzia Tecnocasa Immobili per l’Impresa Studio Industriale Manerbio, che ha trasformato la sua passione per l’immobiliare in una carriera di successo.

Claudio ci svelerà alcune chicche del settore immobiliare commerciale attraverso le sue esperienze e prospettive. Esploreremo le richieste dei clienti, le tendenze del mercato e i consigli pratici per aziende e professionisti del settore immobiliare.

 

Di seguito la trascrizione dell’intervista.

Bentrovati a una nuova puntata del podcast “Le Chiavi di Casa”. Sono Matteo Ranzini e l’ospite odierno è Claudio Valecci. Bentrovato Claudio.

Ciao Matteo!

 

Affiliato agenzia Tecnocasa Immobili per l’Impresa Studio Industriale Manerbio. Claudio, partiamo da questo: come sei diventato un agente immobiliare, era un tuo sogno, una tua aspettativa? E poi perché la specializzazione in questo particolare segmento, ovvero quello degli immobili per l’impresa?

Innanzitutto io ho cominciato a lavorare da geometra in uno studio professionale e quindi diciamo che la prima esperienza con l’ambito degli immobili è nata da lì…In questo studio c’era tutta la progettazione, ingegneri e quant’altro e da lì ho cominciato, in un secondo momento, ad approcciarmi alla compravendita degli immobili di proprietà di questo professionista. Questo mercato pian piano mi ha portato ad appassionarmi sempre di più verso la parte immobiliare piuttosto che quella tecnica da geometra. Come mi sono approcciato al mondo Tecnocasa? Durante questo percorso ho trovato, appunto, uno dei classici volantini che oggi facciamo un po’tutti, quindi ricerca personale e ho chiesto un colloquio informale, giusto per capire di cosa si trattava. E lì, appunto, mi sono arruolato.

 

Sei entrato nella grande squadra, nella grande famiglia. Senti, Claudio, quando parliamo di aziende, di spazi commerciali, che cosa ti chiedono i clienti quando cercano una nuova sede o dei nuovi spazi, cioè qual è la loro prima richiesta?

Dipende innanzitutto dalle attività, quindi se parliamo di commerciale sicuramente la prima richiesta è quella della visibilità, quindi un parcheggio comodo, un approccio diretto del cliente all’immagine dell’Ufficio piuttosto che dello studio, del negozio. Per quanto riguarda invece il mondo impresa, quindi parliamo di capannoni e di aziende, sono sicuramente le caratteristiche dell’immobile. Quando ci viene effettuata una richiesta abbiamo le caratteristiche tecniche: il carroponte, piuttosto che la parte impiantistica, oppure lo spazio di manovra dei mezzi che è fondamentale per chi ha necessità di movimentare merce…e dunque anche la viabilità”.

 

Da quanti anni sei nel Gruppo?

12 anni

 

12 anni è un periodo di tempo interessante, quello che ci incuriosisce è la compravendita o la locazione che ti ha maggiormente soddisfatto in questi anni di attività?

A primo impatto, me ne vengono due. La prima un po’ emotiva perché abbiamo compravenduto l’immobile di questa piccola falegnameria che era in serie difficoltà economiche, quindi prossima al fallimento. La scadenza era abbastanza stretta e in poco tempo, una ventina di giorni, siamo riusciti a soddisfare le esigenze di un cliente che cercava vendendo e quindi quando abbiamo fatturato sono arrivate le lacrime della proprietà che si è così ripresa all’ultimo. L’altra, un po’ più caratteristica, è avvenuta alle 02:00 di notte nella cucina di un piccolo ristorante. Quindi una vendita, riguardante una piccola attività, dove i due clienti erano sempre impegnati. L’orario è stato insolito e abbiamo firmato questa proposta sul bancone della cucina.

 

Questa è stata quella un po’ più insolita che ti è capitata. Diciamo che sei andato incontro alle volontà e ai “desiderata” del cliente…

Sì, come orario sicuramente. Quando è necessario chiudere una proposta con il cliente si chiude.

 

Senti, quali tendenze emergenti in questo settore, immobili per l’impresa, hai riscontrato recentemente? Ci sono dei trend?

Sì, diciamo che le tendenze sono abbastanza cicliche: siamo passati dalle sigarette elettroniche ai compro oro…Oggi, secondo me, è il momento dei bazar, quindi dei negozi cinesi e anche del segmento sportivo: abbiamo tantissime richieste riguardanti campi da paddle…

 

C’è una c’è una diffusione enorme di praticanti di questo sport…

Stanno avendo molto riscontro, si tratta di un’alternativa al classico, tennis, calcio.

 

Ci hai detto che sono 12 anni che operi in questo settore in cui lavorano persone esperte e persone molto giovani. Quindi c’è un mix di esperienza e anche intraprendenza, a volte un po’ anche incoscienza, se vogliamo dirla così. Quanto può dare un affiliato esperto ma anche un giovane a questo settore? Perché sappiamo che agli imprenditori si rivedono nei ragazzi che incontrano…

Io ho diversi ragazzi giovani e devo dirvi che l’intraprendenza del ragazzo giovane è molto apprezzata dall’imprenditore. Soprattutto quando, anche se manca un po’ di esperienza, c’è la voglia di fare. Quando i giovani dimostrano buona volontà, impegno, l’imprenditore è predisposto a tollerare la mancanza di esperienza. Sicuramente l’intraprendenza è una delle cose che dà più agio ai ragazzi di potersi muovere all’interno del campo immobili per l’impresa.

 

E poi c’è l’esperienza dell’affiliato, che dopo anni diventa quasi un consulente dell’imprenditore, no?

Sì, io sono pro-consulenza: quello che cerchiamo di fare è dare un’assistenza continua al cliente, quindi all’imprenditore, non solo quando c’è la necessità di chiudere un’operazione, ma all’interno di tutto l’arco temporale della gestione della clientela. Anche a distanza di mesi il caffè piuttosto che la piccola telefonata fanno sempre piacere, ci aiutano ad essere pronti nel momento in cui l’esigenza del cliente è quella di acquistare o di affittare.

 

Claudio, nel nostro podcast a volte giochiamo anche con i nostri ospiti, giochiamo anche con te. Qual è l’imprenditore italiano o anche internazionale con il quale vorresti concludere un affare in campo immobiliare e perché?

Qualche anno fa ho visto la serie televisiva di Flavio Briatore. Mi hai colpito da subito il fatto che fosse uno molto attento, preciso, puntiglioso sulla puntualità. Se dovessi dirti un imprenditore sicuramente sceglierei lui, perché chiudere una trattativa vorrebbe dire aver concluso un lavoro fatto bene. Sappiamo che lui, se non lavori bene, ti manda fuori subito.

 

Io aggiungerei anche che saremmo in un segmento in un settore elevato.

Sì. Con aspettative alte. Quindi sì, sicuramente sì, sarebbe soddisfacente… e anche redditizio.

 

Parliamo delle difficoltà e anche degli aspetti più semplici di una trattativa. Quando incontri un imprenditore qual è l’aspetto più semplice e quello invece più complesso del rapporto professionale?

Sicuramente l’aspetto più semplice riguarda la comprensione delle esigenze dell’imprenditore. Considerate che l’imprenditore ha delle idee molto chiare, quando arriva da noi sa quello che vuole, sa che tipo di immobile cerca, tutte le caratteristiche di cui ha necessità. La parte più difficile è quella di cui parlavamo prima, quindi creare un rapporto col cliente che nonostante la nostra giovane età duri nel tempo e sia soddisfacente per l’azienda. Considerate che un imprenditore è contornato da tanti consulenti, commercialisti. Quindi per noi che arriviamo generalmente dopo, nel momento dell’esigenza, non è sempre semplice ritagliarci uno spazio fra questi consulenti. Una volta ottenuto questo spazio, però, se il rapporto è proficuo e mantenuto nel tempo dà grandi soddisfazioni.

 

Claudio, ci sono delle trattative che si svolgono in breve tempo e altre che invece necessitano di una gestazione lunghissima?

Sì, ci sono. Innanzitutto ci sono quelle più strutturate, quando abbiamo a che fare con aziende più performanti, che sono molto veloci. Gli imprenditori sanno quello che vogliono e quindi nel momento in cui abbiamo il prodotto adatto a loro, si chiude in 10, 15 giorni. Poco fa ne abbiamo conclusa una qui, in un terreno edificabile, in 20 giorni il cliente ha acquistato. Quelle un po’ più complicate sono quando la gente non sa quello che vuole, quando piccoli imprenditori o commercianti aprono le loro attività. Qui si avverte timore nel compiere il primo passo.

 

In base alla tua esperienza in questi anni di attività, quali consigli ti senti di dare a una piccola o una grande impresa o azienda che vuole acquistare o affittare un locale?

Sicuramente, visto che tra normative e richieste c’è tanto da sapere, il consiglio è di contornarsi di professionisti che siano sia dei consulenti ma anche un po’ degli amici. Quindi sicuramente avere intorno una squadra di persone che ti aiuta ad avere una visuale più ampia di quello che è il percorso da intraprendere è utile sia nella piccola azienda, quindi nel negozietto di paese, piuttosto che nelle grosse aziende, dove i consulenti sono molti di più. In generale sono sempre dell’opinione che un imprenditore debba ascoltare tutti e poi fare quello che ritiene opportuno.

 

Claudio, noi ti ringraziamo per la tua presenza al podcast. Si chiude qui questa puntata. 

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