-30.09.2025 –
Kìron Partner consolida la propria presenza nel comparto prestiti personali in Lombardia che si conferma anche nel 2024 motore trainante dell’attività nazionale.
La regione ha generato il 16% della produzione complessiva in Italia, registrando un incremento del 54% rispetto al 2023 e confermando un’ulteriore accelerazione già nel primo semestre dell’anno in corso.
Un’analisi sui dati provinciali evidenzia come la provincia di Milano concentri il 67% dei prestiti intermediati in Lombardia, a fronte di una popolazione pari al 32% del totale regionale: un risultato che sottolinea il ruolo strategico del capoluogo e della sua area metropolitana.
Seguono, con l’8% ciascuna, le province di Mantova e Cremona e quelle di Bergamo e Brescia, mentre il restante 17% è distribuito tra le altre aree lombarde.
Nel 2024 il ticket medio dei prestiti personali erogati in Lombardia da Kìron Partner si è attestato a 12.308 euro, con un valore leggermente superiore nella sola provincia di Milano (12.433 euro). La cifra si conferma in linea con il dato nazionale Kìron (13.267 euro) e nettamente più alta rispetto alla media complessiva del mercato (8.647 euro).
L’analisi sulla provenienza geografica dei clienti mostra che, in Lombardia, quasi il 70% è di nazionalità italiana (contro il 73% del dato nazionale), mentre il 10% proviene da altri Paesi europei e il 20% da aree extraeuropee.
A Milano, in controtendenza rispetto allo scorso anno, si registra una crescita della componente italiana, che oggi rappresenta il 72% del totale clientela, segnale di un interesse sempre maggiore verso soluzioni di finanziamento personalizzate anche da parte di questa fascia di clientela.
L’analisi delle principali variabili socio-demografiche a livello regionale evidenzia che l’età media dei richiedenti prestiti personali è pari a 41,2 anni. Spicca in particolare la propensione al credito delle fasce più giovani: gli under 45 rappresentano infatti quasi due clienti su tre.
Per quanto riguarda il genere, emerge una prevalenza maschile, con il 68% delle richieste presentate da uomini.
Per quanto riguarda la professione, emerge una netta prevalenza di lavoratori dipendenti, che rappresentano l’85% della clientela, sia nel settore pubblico sia in quello privato.
Meno del 10% esercita attività autonome o libere professioni, mentre circa il 5% è costituito da pensionati. Le forme di lavoro atipico (contratti a tempo determinato o stagionali) riguardano una quota residuale, inferiore al 2%.
Fonte: Kìron Partner, Gruppo Tecnocasa