– 30.09.2025 –
Kìron Partner consolida la propria presenza nel comparto prestiti personali in Sardegna. Nel 2024 l’isola ha generato il 9% della produzione nazionale, mettendo a segno un incremento del 32% rispetto al 2023. La dinamica resta positiva: nei primi sei mesi del 2025 è già stato rilevato un ulteriore +10%. Dall’analisi territoriale emerge che l’81% dei finanziamenti è stato intermediato nella provincia di Cagliari e nel Sud Sardegna, aree che ospitano circa il 35% della popolazione regionale. Seguono la provincia di Sassari, con il 14%, e quella di Oristano, con il 4%.Il ticket medio dei prestiti personali erogati in Sardegna si è attestato a 16.118 euro, con un valore che sale a 17.534 euro nella provincia di Cagliari. Si tratta di importi nettamente superiori sia alla media nazionale di Kìron (13.267 euro) sia al dato medio del mercato di riferimento (8.647 euro).
In linea con l’andamento nazionale, si osserva un allungamento del piano di ammortamento, passato da 88 mesi nel 2023 a 93 mesi nel 2024, segno di una crescente propensione a distribuire i rimborsi su periodi più lunghi.
Quanto alla provenienza geografica della clientela, la Sardegna si conferma un mercato fortemente domestico: il 95% dei clienti è di nazionalità italiana, contro il 73% rilevato a livello nazionale. La quota di clienti europei o extra-europei resta sotto il 5%, mentre a Cagliari la presenza di cittadini italiani raggiunge addirittura il 97,4%.
Dall’analisi delle variabili socio-demografiche emerge che, a livello regionale, l’età media al momento della richiesta di un prestito personale è di 45,9 anni, in lieve aumento rispetto al 2023 (42,5 anni). Resta significativa, tuttavia, la presenza dei più giovani: gli under 45 rappresentano il 53% del totale.
A Cagliari l’età media di accesso al credito è leggermente più bassa, pari a 45,4 anni, con un quarto delle richieste proveniente da clienti under 35.
Nel complesso, il 63% dei richiedenti appartiene al genere maschile.
Per quanto riguarda la professione dei richiedenti, la maggioranza – 73,4% – è composta da dipendenti del settore pubblico e privato. Seguono gli autonomi e i liberi professionisti con l’12,3%, la stessa quota dei pensionati (11,3%). Più contenuta, invece, la presenza di chi svolge un’attività lavorativa a tempo determinato (apprendistati, atipici o stagionali), pari complessivamente al 3%.
Fonte: Kìron Partner, Gruppo Tecnocasa