“Piso doble” è il nome del nuovo episodio de “Le Chiavi di Casa“, il podcast del Gruppo Tecnocasa. Lo sviluppo della rete immobiliare in Spagna è al centro di questa puntata, con Matteo Ranzini che intervista Paolo Boarini, amministratore delegato del Gruppo Tecnocasa in Spagna.
Ascolta l’episodio su Spotify, Apple Podcasts e YouTube.
In alternativa puoi leggere qui la trascrizione.
Bentrovati a una nuova puntata del nostro podcast, io sono Matteo Ranzini e oggi questo episodio ha come obiettivo quello di farvi viaggiare…senza spostarvi. Compiremo questa magia facendo rotta verso la vibrante Spagna dove non splende solo il sole ma anche il Gruppo Tecnocasa. A raccontarci lo sviluppo del Gruppo nella penisola iberica sarà Paolo Boarini, Amministratore Delegato del Gruppo Tecnocasa in Spagna. Bentrovato Paolo.
Grazie buongiorno a tutti.
Paolo ci racconterai in questa puntata come il Gruppo ha messo radici in Spagna e i trend che stanno ridisegnando il mercato immobiliare spagnolo. La macchina del tempo ci porta nel 1994 quando a Barcellona apre il primo ufficio in Spagna. E’ l’inizio di un nuovo grande e importante capitolo per il Gruppo. Ci racconti come è andata?
Sono passati già 31 anni….come è cominciato tutto? Con un gruppo di persone, la maggior parte delle quali proveniva da Roma e già lavorava nel Gruppo Tecnocasa nella capitale. Ci offrirono la possibilità di ricominciare da zero in Spagna scegliendo Barcellona perché era la città più moderna, avanzata e, tutto sommato, anche più ricca della Spagna.
Nel 1992 c’erano anche state le Olimpiadi a Barcellona…
Sì, esatto. Certo, la Spagna di allora non era quella di oggi…il Paese era molto più arretrato rispetto all’Italia ma Barcellona era la città che offriva maggiori opportunità, era ben connessa all’Italia ed aveva un respiro europeo.
Qual è stata la prima “istantanea” di tante belle fotografie relative alla crescita del Gruppo in Spagna? Che ricordi conservi?
Per me e penso anche per le persone che mi accompagnarono in questa avventura è stato il periodo professionale più bello…e allo stesso tempo più difficile. Lavoravamo dodici ore al giorno per tutta la settimana, dovevamo costruire qualcosa di nuovo ma tutti sapevamo cosa stavamo creando, che sarebbe stato importante ed eravamo disposti a tutto perché questo progetto funzionasse. E in effetti è stato proprio così. Il ricordo è quello di un gruppo di amici oltre che di colleghi che condividevano tutto: vivevamo insieme, lavoravamo insieme, eravamo una squadra davvero affiatata.
Questa crescita a quali risultati ha condotto? Qual è la dimensione attuale del Gruppo in Spagna?
Oggi tra le reti immobiliari e quella creditizia abbiamo 950 punti vendita. Siamo anche arrivati ad averne di più ma la crisi immobiliare che ha colpito tutto il mondo nel 2008 ci ha fatto precipitare a 300 uffici e abbiamo dovuto praticamente ricominciare ancora da capo tutto il lavoro. In Spagna questa crisi è stata anche più pesante che in Italia, quindi è stata davvero una sfida ricominciare.
E’ una distribuzione territoriale capillare quella delle agenzie?
Sì, copriamo tutto il territorio. Ovviamente i due centri principali sono Madrid (400 punti vendita) e Barcellona (circa 100). Arriviamo ovunque, anche alle Canarie..lo dico perché probabilmente molti ascoltatori italiani frequentano queste isole in vacanza e conoscono questa realtà.
Vorrei prolungare questo viaggio che stiamo facendo prendendo un altro volo e dalla Spagna arrivare in Messico…in quali anni è iniziata questa ulteriore avventura e come si è sviluppata la crescita del Gruppo oltreoceano?
Proprio l’anno scorso il Gruppo ha festeggiato i 25 anni in Messico. Nel 2000 un gruppo di ragazzi messicani venne in visita a Madrid per conoscere la nostra realtà e da lì è iniziata la crescita con le prime agenzie a Città del Messico. Oggi abbiamo più di 200 punti vendita nel Paese, in questo caso maggiormente concentrati nella capitale.
Sono mercati e Paesi diversi ma la presenza del Gruppo testimonia l’impegno per affermarsi in queste realtà…
Sì, l’impegno è stato consistente, tuttavia dove ci sono case da vendere o acquistare e persone interessate il mercato funziona. In Messico eravamo facilitati dalla lingua e, in parte, anche da una cultura abbastanza simile a quella spagnola. Penso che il Gruppo Tecnocasa possa espandersi ovunque perché ha un metodo di lavoro, un preciso approccio alla clientela, una cultura del fare affermata negli anni. Conta molto la motivazione, volere fortemente qualcosa e lavorare per ottenerlo. Aggiungo una considerazione: per espandersi in un nuovo Paese bisogna anche sentirsi parte di questa realtà…io in Spagna mi sento spagnolo anche se le mie origini sono italiane, ho trasformato quel posto nella mia casa, nella mia famiglia.
Il Gruppo Tecnocasa si fonda sui giovani, sulla formazione, su un metodo, su valori precisi, su una crescita strutturata e immutabili. Per questo funziona da tanti anni e anche oltreconfine? Per questo funziona anche in Spagna?
Sì, funziona proprio così. L’altro giorno abbiamo firmato un contratto di franchising a un ragazzo di 20 anni che ha cominciato a lavorare con noi a 16 anni con il permesso dei genitori ed ora è già affiliato. Giovani, crescita interna, conoscenza del territorio. Non dico nulla di nuovo: è la stessa cosa che facevamo 30 anni fa quando siamo arrivati in Spagna. Questo metodo continua assolutamente a funzionare.
Abbiamo parlato di Gruppo, abbiamo parlato di metodo, di giovani, ma siamo curiosi di capire anche qualcosa sul mercato immobiliare spagnolo. Puoi raccontarci come sta andando?
Adesso è estremamente dinamico. Siamo usciti dalla crisi, che menzionavamo prima, del 2009, dopo tre/quattro anni di difficoltà. Da lì in poi si è riattivato il mercato, grazie alla domanda interna, ma anche esterna perché la Spagna è un Paese piuttosto attrattivo per tanti europei e non solo. E non solo per la parte turistica: anche a Madrid e Barcellona ci sono tanti stranieri che decidono di comprare casa e venirci a vivere. Anche la domanda interna si è riattivata tantissimo: abbiamo presentato lo Studio di Mercato che facciamo tutti gli anni con un’Università locale e l’incremento dei prezzi tra il primo semestre del 2025 rispetto a quello del 2024 è stato in media del 17% in Spagna. Questo riflette una domanda crescente e in parte non totalmente soddisfatta dall’offerta.
Quindi c’è del potenziale, c’è ancora possibilità di crescita. Oltre ai prezzi e ai trend cui hai accennato, siamo anche curiosi del rapporto personale, perché il lavoro di chi sta in agenzia è anche questo. Ci sono degli usi, delle tradizioni o dei modi di relazionarsi con il cliente diversi rispetto all’Italia?
Io direi di no. Spagna e Italia sono Paesi culturalmente molto simili. Una periferia spagnola è molto simile a una periferia italiana e le persone che ci abitano anche. Negli ultimi anni, ad esempio, anche in Spagna è incrementata l’immigrazione, perché è un Paese che offre anche opportunità di lavoro. Nei quartieri troviamo persone di tutte le provenienze e semplicemente dobbiamo adattarci alla situazione ed essere il punto di riferimento nel quartiere per tutta l’attività immobiliare. Non credo che in questo ci siano differenze rispetto all’Italia.
Avete un’iniziativa particolare in Spagna legata alla solidarietà, la Giornata del Pane: un appuntamento tradizionale che per le agenzie del gruppo in Spagna. Ci spieghi di cosa si tratta?
È un’iniziativa che è cominciata localmente, come tante attività che facciamo per iniziativa di un affiliato o di un agente ogni volta che ha un’idea e la mette in pratica nel quartiere. La Giornata del Pane consiste nell’andare in una panetteria, comprare tutta la produzione di pane della giornata e dare a tutte le persone che entrano il pane gratis in un sacchetto di Tecnocasa, quindi offerto da Tecnocasa. È uno dei modi per essere vicini alle persone con cui poi ci incontriamo tutti i giorni. Lo facciamo due volte all’anno in tutta la Spagna, in tutte le zone in cui siamo presenti, da più di 20 anni, quindi è un’iniziativa che ha avuto successo.
È un po’il corrispettivo spagnolo del caffè sospeso italiano, no? È un’iniziativa che lega il territorio, le persone, il Gruppo, che è presente. È una cosa curiosa, ma anche utile.
Non è l’unica iniziativa che facciamo, però è la più antica. Organizziamo anche donazioni di sangue massive: in un determinato giorno, una volta all’anno, tutti i nostri collaboratori si presentano nei centri di raccolta del sangue. Facciamo parte della società e cerchiamo di partecipare a tutte quelle che sono le sue necessità. Ricordo quando ci fu l’epidemia di Covid: non si poteva lavorare, gli uffici erano chiusi, però avevamo comunque la necessità di mantenere il contatto con le persone. Fu così che ci trasformammo, anche grazie al fatto che molti dei nostri collaboratori sono giovani: decidemmo di metterci a disposizione del quartiere, soprattutto degli anziani che non potevano uscire di casa, per andare a prendere le medicine in farmacia o fare la spesa al supermercato. Cerchiamo sempre di essere vicini alla gente.
Riconoscibili gli agenti per la famosa cravatta verde, in Spagna c’è questa tradizione.
La nostra puntata si chiama Piso Doble, abbiamo giocato un po’ con il termine “appartamento” e il Paso Doble per renderla curiosa.
Ultimissima domanda: uno sguardo al futuro. Ci hai raccontato del passato, di questo percorso di evoluzione e di crescita, chiudiamo con: che cosa vedi oltre il sole all’orizzonte e al tramonto spagnolo?
Continueremo a crescere. Quest’anno chiuderemo con più di mille punti vendita in Spagna; abbiamo le potenzialità per superare i duemila punti vendita. Il nostro punto di riferimento è l’Italia: ci piacerebbe un giorno essere grandi come Tecnocasa Italia!
Quindi il legame è sempre più stretto e sempre più teso allo sviluppo.
Paolo, grazie e buon rientro in Spagna! Ti verremo a trovare, magari registreremo una puntata del podcast in Spagna e ci ritroveremo!
Allora a presto. Grazie a voi!
Si conclude qui la puntata del nostro podcast. Se volete rimanere aggiornati sulle ultime novità relative al mondo immobiliare seguiteci sul portale news.tecnocasagroup.it. Per domande o proposte relative ai contenuti del nostro appuntamento potete, invece, scrivere a social@tecnocasa.com