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Benvenuta casa – intervista con Claudia Meni

Categorie: Podcast

PUNTATA 07 DI “LE CHIAVI DI CASA”, UN PODCAST DEL GRUPPO TECNOCASA

Comprare casa: le risposte a tutte le domande. In questa puntata Matteo Ranzini si mette nei panni di un acquirente e rivolge alcuni quesiti a Claudia Meni, esperta affiliata e consulente del Gruppo.

Di seguito la trascrizione della puntata.

Bentrovati a una nuova puntata del podcast “Le Chiavi di casa”. Io sono Matteo Ranzini e l’ospite di questa puntata è Claudia Meni. Bentrovata Claudia. Grazie per aver accettato il nostro invito. Claudia è Consulente Area Lombardia Est, corretto?

Giusto.

Area di provenienza specifica?

Bergamo-Cremona.

Bene, abbiamo contestualizzato la provenienza. Questa puntata, Claudia, si chiama “Benvenuta Casa” perché io mi metterò nei panni di un acquirente. Sto cercando casa, quindi entro in un’agenzia, trovo te e ti farò un po’ di domande perché io ho questa necessità, magari non ho neanche le idee tanto chiare e quindi tu mi aiuterai in questo percorso. Partiamo da questo: sto cercando casa, ci sono dei fattori che devo tenere in considerazione a livello territoriale, anche logistico?

Quando un cliente entra in agenzia da noi, iniziamo a fare delle domande aperte su che tipo di soluzione sta cercando, relativamente alle varie tipologie, dall’appartamento alla villa a schiera per iniziare ad individuare le varie caratteristiche. Quindi, ad esempio, quante camere da letto servono, se c’è bisogno di spazi esterni anche di magari servizi nei dintorni. Sulla base di questa analisi poi proseguiamo, arrivando al punto critico che è quello del budget di spesa, da lì riusciamo ad arrivare su una richiesta più specifica. Quello che di solito tutti stanno cercando, la casa dei sogni, è molto difficile da trovare, però cerchiamo di avvicinarci. Quindi quello che di solito consigliamo è individuare due caratteristiche essenziali per le esigenze familiari e tutto il resto, per trovare un giusto compromesso ed arrivare all’obiettivo finale ovvero l’acquisto della casa.

Argomento economico finanziario: io già devo comprare casa e quindi mi appresto a spendere o magari ad accendere un mutuo. Poi però mi chiedo: ci sono dei costi aggiuntivi accessori a quello di acquisto?

Assolutamente sì, in base all’acquisto come prima casa piuttosto che come seconda casa. Ci sono delle imposte di registro piuttosto che l’IVA. Se vado ad acquistare la casa direttamente da un costruttore devo aggiungere i costi del notaio (la particella notarile). Se ho bisogno di un mutuo, anche l’acquisto per il mutuo oltre alla provvigione dell’Agenzia.

Piccola postilla, so che ci sono delle detrazioni per quanto riguarda le spese di intermediazione immobiliare, c’è una piccola possibilità di recuperare?

Sì, per chi acquista la casa la fattura dell’Agenzia è detraibile.

Parliamo del percorso verso l’acquisto. Io voglio comprare casa, ma voglio sapere bene quali sono gli step, le tappe…

Innanzitutto, occorre individuare la casa che si desidera acquistare. Si fa una proposta d’acquisto accompagnata da un assegno a garanzia. Tendenzialmente la validità della proposta è di circa 15 giorni, il venditore ha tempo di pensare se accettare o meno la proposta. Nel momento in cui la proposta viene accettata si parte con gli step successivi: il versamento della caparra, la registrazione del preliminare, fino ad arrivare al rogito notarile. Nel caso in cui invece la proposta non dovesse essere accettata, scaduta la tempistica dei 15 giorni, viene restituito l’assegno a garanzia e nulla è dovuto.

Okay, perfetto, chiarissimo come percorso, ma già che mi appresto ad acquistare e quindi ho tanti pensieri, tante cose che mi frullano per la testa, c’è anche la parte documentaria. Che cosa devo preparare a livello di documenti?

Per la semplice proposta d’acquisto bastano i documenti d’identità e il codice fiscale di chi ha intenzione di acquistare la casa. Nel momento in cui invece devo accendere un mutuo, vengono richiesti i documenti di reddito: la dichiarazione dei redditi, piuttosto che il contratto di lavoro e le ultime buste paga, tutta quella parte burocratica che poi serve appunto per accedere al mutuo.

Quindi sono queste due strade, però nel caso della prima strada basta veramente poco.

Basta niente.

Ecco, io affido l’incarico ad un’agenzia, però sono una persona molto puntigliosa e magari voglio vedere diversi appartamenti, diversi immobili. C’è un massimo di visite che posso effettuare?

Assolutamente no, siamo a disposizione per tutte le visite necessarie. Il bello di affidarsi a un’agenzia è che nel momento in cui capisco esattamente le esigenze del cliente mi orienterò su delle proposte molto mirate. Noi stessi proponiamo direttamente gli appartamenti che abbiamo appena acquisito, che non abbiamo ancora messo in pubblicità. Se conosco le esigenze di chi ho davanti, so già che quella casa può fare per lui, quindi spesso riusciamo a risolvere anche questa esigenza di acquisto in breve tempo.

Prima abbiamo parlato di questa fase di scrematura iniziale. Immagino che nella tua quotidianità ci siano state tante persone che non avevano le idee chiare? Quindi questo serve anche per fare un “check” a livello personale, come hai detto prima, per stabilire due o tre cose essenziali. Però ti saranno capitati clienti che non sapevano da dove partire?

Sì, spesso. Anche perché, come dicevo prima, il sogno di comprare una casa ce l’hanno tutti. Poi è chiaro che quando ti confronti sul mercato immobiliare in base anche a quello che il mercato offre in quel momento e al budget si deve trovare forzatamente un compromesso. La casa dei sogni non esiste, c’è quella che più si avvicina alle proprie esigenze.

Io sono curioso, tu sei giovanissima, so che sei entrata a vent’anni nel gruppo e sono già passati altri vent’anni. Sono curioso di sapere se hai delle immagini, delle istantanee, dei ricordi che ti restano di tutto questo periodo.

Se ci penso, tornando indietro proprio all’inizio, la prima casa che ho venduto perché mi è sembrata proprio una cosa strana. La casa si trovava nella provincia di Bergamo, nella bassa bergamasca. Il cliente che comprava era originario di Salerno e mi disse “Io compro questa casa solo se andiamo a Salerno a fare l’atto”. Quindi andiamo dal venditore e spieghiamo la situazione. Accettata la condizione siamo partiti, abbiamo fatto un weekend a Salerno e quindi abbiamo unito l’utile al dilettevole.

Poteva iniziare peggio. Però ci sono, immagino, anche tanti volti, tante persone di questa grande avventura che ti restano nel cuore. E anche esperienze, insomma, no?

Assolutamente sì, anche perché la vendita di una casa è una cosa molto importante e quindi si va molto di cuore, quindi ci sono tante persone che negli anni ti richiamano, ti riconoscono e ti apprezzano.

Tu hai avuto una crescita professionale costante, ormai sei affermata. Ma c’è qualcosa che avresti voluto sapere all’inizio, magari quel giorno in cui andavi a Salerno e che poi hai scoperto nel tempo e che ti ha aiutato a crescere nella professione?

Le linee guida Tecnocasa sono sempre state molto ben definite, quindi ho sempre avuto accanto a me persone che ci hanno creduto. Non sapevo se io ci potevo arrivare e quindi il vero punto di domanda ero io. Però, facendo parte di un gruppo come questo, di una grande famiglia, ed avendo ogni giorno le persone giuste al fianco, sono riuscita a fare quello che mi piaceva.

A proposito di persone, ci sarà una figura di riferimento, qualcuno che ti ha guidato anche in questo cammino e che ritieni essenziale per essere arrivata dove sei oggi?

Sicuramente chi mi ha dato l’opportunità, vent’anni fa: Carlo Assandri, il mio attuale socio. Siamo insieme da vent’anni, quindi è diventato parte della mia famiglia, il mio punto di riferimento lavorativo con tutti gli alti e bassi naturali che fanno parte dell’esperienza lavorativa. Da ragazzina quale ero a oggi, lui c’è sempre stato, ho sempre detto “voglio diventare come lui”. E grazie a lui e alla fiducia che mi ha dato oggi credo davvero di poter dire che qualcosa ho fatto.

Ultimissima cosa, un aspetto che abbiamo analizzato anche in altre puntate del nostro podcast, ovvero la conciliazione dei tempi tra lavoro e vita. Abbiamo detto che nel gruppo è cresciuta la componente femminile, diciamo che… “Si può fare”?

Si deve fare. Quando si fa un lavoro con passione non esistono rinunce, si può fare tutto. Si può lavorare e dedicare tempo alla famiglia, alle vacanze, al tempo libero. L’importante è fare con passione quello che si fa nella vita. Se ho dovuto rinunciare a qualcosa, non me ne sono accorta perché per me non si è trattato di una rinuncia, si trattava di stabilire delle priorità per quello che in quel momento volevo fare.

Direi che non c’era maniera migliore per chiudere questo incontro e Claudia, ti ringraziamo per la tua presenza.

Grazie a voi, gentilissimi.

Per domande o proposte relative ai contenuti del nostro appuntamento potete scrivere a social@tecnocasa.com.