PUNTATA 18 DE “LE CHIAVI DI CASA”, UN PODCAST DEL GRUPPO TECNOCASA
Scopriamo insieme la Cessione del Quinto, una tipologia di prestito personale dedicata a lavoratori dipendenti e pensionati. Alessandro Pinto, Responsabile di prodotto di Kìron Partner SpA, fornisce consigli pratici e indicazioni utili.
Di seguito la trascrizione della puntata condotta da Matteo Ranzini.
Bentrovati a una nuova puntata del nostro podcast io sono Matteo Ranzini e in questa puntata parleremo di una specifica tipologia di finanziamento, la Cessione del Quinto. A fornirci dei consigli pratici e utili sarà Alessandro Pinto, Responsabile di prodotto Kìron Partner, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa. Bentrovato Alessandro.
Ciao Matteo e buongiorno a tutti.
Senti, partiamo proprio dalle basi e quindi spieghiamo in breve ai nostri ascoltatori, a chi segue il podcast, che cos’è la Cessione del Quinto. Di cosa stiamo parlando?
Matteo, potrei parlare per un’ora, tante sono le peculiarità di questo prodotto, ma dovendo riassumere in breve ti dirò che la Cessione del Quinto è una tipologia di prestito personale dedicata a pensionati e lavoratori dipendenti che prevede un rimborso tramite trattenuta in busta paga o sulla pensione effettuata direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico.
Chi può accedere alla Cessione? Hai parlato di pensionati e lavoratori, quindi tutti possono accedere alla Cessione del Quinto?
Il presupposto fondamentale è che il cliente abbia uno stipendio o una pensione. Questo porta ad escludere, purtroppo, delle categorie di persone come i lavoratori autonomi e i disoccupati. Entrambi, per motivi diversi, non percepiscono uno stipendio al momento della richiesta all’istituto di credito, che attua ulteriori valutazioni rispetto alla sola presenza dello stipendio.
Quali sono i criteri che vengono valutati?
Vengono valutati una serie di criteri, tra cui l’età anagrafica, l’anzianità di servizio, l’affidabilità del datore di lavoro o la tipologia di contratto che deve garantire una certa continuità e stabilità. I suddetti criteri, giocoforza, escludono ulteriori categorie di persone che non possono richiedere la Cessione del Quinto: i lavoratori con contratti atipici o a tempo determinato.
Bene, abbiamo dato una dimensione della platea che può accedere a questo tipo di finanziamento. Alessandro, abbiamo parlato di trattenuta in busta paga, ma una curiosità: c’è un tasso su questo prestito? Viene sempre trattenuta la stessa cifra?
Sì, la rata, non può in nessun caso essere superiore a un quinto dello stipendio, è costante durante tutta la durata del finanziamento.
Alessandro, sono curioso di sapere quanto tempo passa da una mia richiesta di valutazione della pratica alla concessione del prestito. È un percorso lungo o parliamo di tempi brevi?
Nel corso degli ultimi anni, gli istituti di credito hanno cavalcato la rivoluzione tecnologica, puntando sull’intelligenza artificiale, sulla documentazione digitalizzata, su procedure automatizzate e sulla firma digitale; sono tutti elementi che gli istituti hanno introdotto o cercato di introdurre per velocizzare le tempistiche di lavorazione nella Cessione del Quinto. Come per il prestito personale anche la Cessione del Quinto ha tempi di lavorazione molto rapidi; alle procedure digitali, tuttavia, si affianca l’intervento del fattore umano per approfondimenti, verifiche ed analisi particolari, il che richiede tempi di lavorazione un po’ più lunghi rispetto al prestito personale. Per entrare nel dettaglio, l’approvazione di una richiesta avviene generalmente entro le 24 ore: da quel momento partono tutta una serie di ulteriori procedure che conducono all’erogazione vera e propria del finanziamento. Nel caso di un pensionato mediamente si ottiene nell’arco di 7-10 giorni, per i dipendenti parliamo di un arco di tempo tra 7 e 21 giorni.
Nel nostro podcast ci piace raccontare storie di persone, ovviamente restando nell’ambito della privacy. Nel tuo caso e nel caso di questo specifico prodotto hai un aneddoto, un esempio pratico di come una Cessione del Quinto abbia fatto la differenza per un cliente, per una famiglia?
Sì, certo, seguo questa tipologia di prodotto da ormai 10 anni e di esempi potrei farne veramente tantissimi. Me ne vengono in mente due in particolare: quello di due genitori che aiutano il figlio tramite un finanziamento per l’acquisto di un immobile e quei clienti che, permettimi questa perifrasi, si sono lasciati prendere la mano con i finanziamenti e ricorrono alla Cessione del Quinto per consolidare tutte le rate all’interno di un unico finanziamento con l’obiettivo di ridurre l’esposizione nei confronti degli istituti di credito (migliorando la propria stabilità finanziaria)”.
Un’altra curiosità è legata alla giustificazione di una richiesta; è un tema che abbiamo affrontato anche nel caso del prestito personale. Devo sempre giustificare la mia richiesta quando istituisco la pratica per la Cessione del Quinto? E per cosa posso chiederlo? Ci fai qualche esempio?
La motivazione per la Cessione del Quinto è richiesta, ma non è né necessaria né vincolante. La Cessione può essere richiesta per le più disparate finalità: consolidamento dei debiti, acquisto di beni (un’automobile, un elettrodomestico), ristrutturazione di un immobile. Negli ultimi anni numerose famiglie hanno cambiato i serramenti scegliendo di dilazionare il pagamento in più rate. Abbiamo avuto clienti che hanno ottenuto la Cessione del Quinto per acquistare un immobile, magari un piccolo appartamento in una località di villeggiatura o un box. Abbiamo anche avuto clienti che hanno fatto richiesta per ottenere liquidità.
Altro tema spinoso, la documentazione che bisogna presentare per richiedere una Cessione del Quinto. Ci sono tanti carteggi oppure è facile?
Anche se i processi sono digitalizzati una documentazione cartacea è comunque necessaria per l’istituto di credito. È necessaria una documentazione anagrafica reddituale e la certificazione del reddito a seconda della tipologia di contratto (privato, pubblico, pensionato). Sono queste le basi da cui l’istituto di credito parte per l’istruttoria. Ovviamente, oltre a questa documentazione, gli istituti si riservano la facoltà di chiedere ulteriori documenti per approfondire la situazione reddituale del cliente. Le banche hanno bisogno di garanzie, vogliono avere la certezza che il quinto dello stipendio ci sia e sia costante. L’affidabilità del datore di lavoro è una delle garanzie più importanti. A queste garanzie si aggiunge la necessità di un’assicurazione sul prodotto: la Cessione del Quinto è obbligatoriamente accompagnata da assicurazioni su rischio vita e perdita del lavoro. Più garanzie di questo tipo sono presenti e più facile sarà l’erogazione del finanziamento da part degli istituti di credito.
Alessandro, una curiosità sulla durata: quando richiedo la Cessione del Quinto per un finanziamento immagino ci siano dei limiti temporali da rispettare…
Sì, certo, la durata massima di una Cessione del Quinto è di 10 anni. Ovviamente in base alle richieste del cliente (esigenze ed importo) la cessione può avere una durata inferiore. La cessione è rinnovabile al verificarsi di determinate condizioni.
Abbiamo parlato prima di rapporto con gli istituti bancari e mi sorge questa domanda: quando si tratta di questi prodotti quanto è importante richiedere un aiuto, un consiglio, una direzione? Qual è la figura che Kìron può presentare come riferimento?
Sicuramente il Consulente del Credito. La Cessione del Quinto per il cliente è un prodotto di facilissima gestione, ma il ruolo del Consulente è decisivo per seguire l’iter di lavorazione di una pratica, per consigliare il cliente nella scelta della durata del prodotto. In Kìron ci sono collaboratori che si sottopongono ad una formazione costante, che conoscono benissimo la Cessione del Quinto e gli accordi sottoscritti negli anni con gli istituti di credito con i quali siamo in costante contatto per aiutare il cliente. Torniamo al discorso legato al fattore umano: il rapporto interpersonale è importantissimo, il Consulente è un alleato del cliente, una persona formata ed esperta che aiuta un’altra persona.
Vorrei chiudere con una domanda che si può aprire anche a delle curiosità: ci sono dei fraintendimenti comuni, dei luoghi comuni sulla Cessione del Quinto, che vale la pena sfatare?
In passato la Cessione del Quinto era un prodotto pensato per la categoria di clienti che aveva un’importante esposizione negativa. Oggi è un prodotto regolamentato, controllato, affidabile, sicuro, che permette agli istituti di credito di essere garantiti. Quindi può ancora rappresentare un “prodotto rifugio” per clienti che fanno fatica a mantenere la regolarità nei pagamenti, ma può comunque essere un punto di partenza per quei clienti che invece hanno ancora delle remore ad entrare nel mondo del credito.
Alessandro, ti ringraziamo per i tuoi consigli e per la tua partecipazione al podcast.
Grazie a te.
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