– 31.07.2019 –
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato nel dettaglio l’andamento dei finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione concessi alle famiglie residenti sul territorio regionale nel primo trimestre 2019. L’analisi fa riferimento al report Banche e istituzioni finanziarie, aggiornato e pubblicato da Banca d’Italia nel mese di Giugno 2019.
ITALIA
Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 11.171,7 milioni di euro, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si registra una variazione delle erogazioni pari a +1,2%, per un controvalore di 127,2 milioni di euro. La fotografia indica ancora un aumento dell’erogazione del credito concesso alle famiglie, che conferma la tendenza sia del quarto trimestre 2018 (quando la variazione è stata pari a +13,1%) sia del terzo trimestre 2018 (+10,0%). Gli ultimi dodici mesi si sono chiusi con 50.734,1 milioni di euro erogati, con una variazione pari a +8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
PUGLIA
Le famiglie pugliesi hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 529,2 milioni di euro, che collocano la regione all’ottavo posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza del 4,74%; rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in regione si registra una variazione delle erogazioni pari a -2,8%, per un controvalore di -15,1 milioni di euro.
Se si osserva l’andamento delle erogazioni sui 12 mesi, e si analizzano quindi i volumi da Aprile 2018 a Marzo 2019, la regione Puglia mostra una variazione positiva pari a +6,5%, per un controvalore di +144,8 mln di euro. Sono dunque stati erogati in questi ultimi dodici mesi 2.367,0 mln di euro, volumi che rappresentano il 4,67% del totale nazionale.
PROVINCE DELLA PUGLIA
Nel primo trimestre 2019 le province della Puglia hanno evidenziato il seguente andamento.
La provincia di Bari ha erogato volumi per 231,5 mln di euro, facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a -0,3%. Nell’ultimo anno, invece, sono stati erogati 1.031,7 mln di euro, pari a +7,6%.
A Barletta-Andria-Trani sono stati erogati volumi per 43,1 mln di euro, corrispondenti a una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a -18,8%. Nei precedenti dodici mesi sono stati erogati 203,9 mln di euro (-3,4%).
La provincia di Brindisi ha erogato volumi per 42,6 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a -6,3%. I dodici appena trascorsi hanno evidenziato volumi per 183,2 mln di euro, corrispondenti a +3,7%.
In provincia di Foggia i volumi erogati sono stati 68,0 mln di euro, con una variazione pari a +3,5%. Nei quattro trimestri precedenti sono stati 291,1 mln di euro, (+8,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso).
In provincia di Lecce sono stati erogati volumi per 75,6 mln di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a -4,9%. Nell’interno anno i volumi sono stati 336,3 mln di euro e la variazione +7,9%.
Taranto ha erogato volumi per 68,4 mln di euro, la variazione sul trimestre è pari a +0,1%. Questi dodici mesi hanno evidenziato volumi per 320,9 mln di euro e una variazione pari a +8,4%.
IMPORTO MEDIO DI MUTUO – PUGLIA
Attraverso l’elaborazione dei dati provenienti dalle agenzie di mediazione creditizia Kìron ed Epicas, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato la tendenza rispetto all’importo medio di mutuo erogato.
Nel primo trimestre 2019 in Puglia si è registrato un importo medio di mutuo pari a 106.000 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 105.200 euro. Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato circa il 5% in meno rispetto al mutuatario medio italiano.
CONCLUSIONI
Il mercato dei mutui alla famiglia è ad oggi ben strutturato. Abbiamo visto che il 2018 si è chiuso con oltre 50 mld di euro e che tale andamento è strettamente collegato al mercato immobiliare. Nel corso degli anni, per mezzo del «Quantitative Easing», la Bce ha contribuito a tenere bassi i tassi di interesse agevolando di fatto l’accesso al credito delle famiglie a tassi molto competitivi. A dicembre è stato chiuso il programma di nuove immissioni, ma si è continuato a calmierare i prezzi del denaro grazie al reinvestimento dei titoli già acquistati andati in scadenza. E’ dal marzo del 2016 che il tasso di riferimento è pari a zero. La promessa è stata quella di non aumentarlo per i prossimi mesi e ciò ha contribuito a rasserenare i mercati. Il trend generale dipenderà molto dalle politiche economiche che il nostro paese adotterà in termini di sostegno all’economia, soprattutto relative al sostegno dell’occupazione e al reddito delle famiglie. Attualmente, visti i prezzi degli immobili ancora convenienti, l’abbassamento dei tempi di vendita ed i tassi dei mutui ancora molto bassi, permangono interessanti opportunità sul mercato immobiliare sia per chi vuole comprare a scopi abitativi sia per chi vuole comprare a titolo di investimento.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
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