– 12.06.2023 –
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato i contratti di locazione stipulati attraverso le proprie agenzie con l’obiettivo di monitorare, nel corso degli ultimi quattro anni, la provenienza degli inquilini delle grandi città.
Nel 2022 e nel 2021 la maggior parte degli inquilini che ha affittato in città era già residente nello stesso comune (65%), nel 15-16% dei casi arrivava da piccoli comuni di provincia, il 10% proveniva dall’hinterland della città e il 9% da altri capoluoghi. Nel 2020, a causa del Covid, le proporzioni erano diverse, con un generale ribasso delle percentuali di inquilini in arrivo da fuori città (si era scesi al 22% circa).
Infine, confrontando i dati del 2022 con quelli del 2019, è interessante notare come siano aumentate le percentuali di inquilini che arrivano da fuori città. I dati evidenziano, quindi, che i flussi di inquilini in entrata nelle grandi città italiane sono aumentati anche rispetto al periodo pre-Covid, arrivando a proporzioni che non si erano mai raggiunte negli ultimi anni: nel 2019 il 28,3% dei contratti era stipulato da inquilini provenienti da fuori città, nel 2022 si è saliti al 34,7%.
Da dove arrivano gli inquilini delle grandi città | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Dalla città di residenza | 71,7% | 77,6% | 65,1% | 65,3% |
Dall’hinterland della città di residenza | 8,8% | 7,4% | 10,0% | 10,1% |
Da un altro capoluogo | 9,2% | 6,0% | 9,2% | 9,3% |
Da un comune non capoluogo | 10,3% | 9,0% | 15,7% | 15,4% |
A Bologna il numero totale di stipule di contratti di locazione è molto basso, è raro trovare appartamenti in affitto e nell’80% dei casi ad affittare sono lavoratori trasfertisti e studenti universitari. Risulta normale quindi che nel 2022 il 30% dei nuovi inquilini sia arrivato da altri capoluoghi italiani e il 38% da piccoli comuni di altre province italiane. Solo il 27% degli affitti ha riguardato persone già residenti a Bologna e si tratta del dato più basso tra quelli rilevati in tutte le grandi città italiane. Anche nel 2021 era bassa la percentuale di Bolognesi che affittavano a Bologna (45,8%), ma il dato si è acutizzato ulteriormente nel 2022.
Da dove arrivano gli inquilini – BOLOGNA | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Bologna | 56,7% | 69,4% | 45,8% | 26,9% |
Dall’hinterland di Bologna | 13,3% | 8,3% | 16,7% | 3,8% |
Da un altro capoluogo | 6,7% | 16,7% | 20,8% | 30,8% |
Da un comune non capoluogo | 23,3% | 5,6% | 16,7% | 38,5% |
Situazione difficile anche a Milano, il capoluogo lombardo infatti evidenzia un’offerta scarsa di appartamenti in affitto e nel 65% dei casi i contratti sono stipulati da lavoratori trasfertisti e studenti. Nel 2022 solo il 56,4% dei nuovi inquilini era già residente a Milano, mentre nel 43,6% dei casi si trattava di persone in arrivo da fuori città, in particolare da altre province e da altri capoluoghi. Nel 2021 questi dati erano ancora più accentuati, con solo il 48,9% di inquilini già residenti in città e ben il 51,1% di nuovi inquilini in arrivo da fuori. Situazioni più equilibrate si registravano nel 2020 e nel 2019, quando i nuovi inquilini già residenti a Milano si attestavano tra il 60-70%, mentre quelli in arrivo da fuori città si fermavano al 30-40%.
Da dove arrivano gli inquilini – MILANO | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Milano | 61,8% | 69,2% | 48,9% | 56,4% |
Dall’hinterland di Milano | 3,0% | 5,1% | 6,3% | 2,6% |
Da un altro capoluogo | 20,6% | 8,5% | 18,4% | 14,5% |
Da un comune non capoluogo | 14,5% | 17,1% | 26,4% | 26,5% |
Discorso simile per Firenze, altra città in cui l’offerta di immobili in affitto è molto bassa e le richieste provengono soprattutto da lavoratori trasfertisti e studenti. Nel capoluogo toscano, nel 2022, il 60% degli affitti ha riguardato persone già residenti in città, mentre nel 40% dei casi si è trattato di inquilini in arrivo da fuori Firenze, in particolare da altri capoluoghi e da altre province. Anche in questo caso nel corso degli anni la quota di inquilini già residenti è diminuita (ad eccezione del 2020 causa Covid), mentre è cresciuta la percentuale di stipule da parte di persone in arrivo da fuori città.
Da dove arrivano gli inquilini – FIRENZE | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Firenze | 65,6% | 71,4% | 57,4% | 59,6% |
Dall’hinterland di Firenze | 15,6% | 17,9% | 9,8% | 5,3% |
Da un altro capoluogo | 15,6% | 10,7% | 13,1% | 15,8% |
Da un comune non capoluogo | 3,1% | 0,0% | 19,7% | 19,3% |
Anche a Verona nel 2022 è aumentata la percentuale di inquilini in arrivo da fuori città, ben il 55% contro il 43% del 2019. Il 46% degli inquilini, infatti, è composto da lavoratori e studenti universitari. Nel 2020, causa Covid, la quota di contratti stipulati da persone in arrivo da fuori città era scesa addirittura al 28%.
Da dove arrivano gli inquilini – VERONA | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Verona | 57,4% | 72,0% | 50,7% | 44,8% |
Dall’hinterland di Verona | 14,7% | 9,3% | 17,9% | 31,3% |
Da un altro capoluogo | 13,2% | 12,0% | 11,9% | 10,4% |
Da un comune non capoluogo | 14,7% | 6,7% | 19,4% | 13,4% |
A Torino nel 2022 il 54% degli affitti è stato stipulato da residenti, il 46% da persone in arrivo da fuori città. Anche a Torino il 2022 è l’anno in cui si registra la percentuale più alta di affitti da parte di persone in arrivo da fuori, nel 2019 ad esempio la quota si fermava al 42% e nel 2020 al 40%.
Da dove arrivano gli inquilini – TORINO | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Torino | 57,9% | 60,6% | 56,0% | 53,7% |
Dall’hinterland di Torino | 10,9% | 11,0% | 11,5% | 13,4% |
Da un altro capoluogo | 13,9% | 10,2% | 12,3% | 12,2% |
Da un comune non capoluogo | 17,3% | 18,1% | 20,2% | 20,7% |
Lineare la situazione nella Capitale, dove circa il 70-80% di contratti stipulati riguarda persone già residenti in città e il 20-30% persone in arrivo da fuori città. A differenza di città come Milano e Bologna, la quota di inquilini studenti e lavoratori trasfertisti è più bassa e si attesta intorno al 36% sul totale degli affitti (a Bologna sono l’80%, a Milano il 65%). Nel 2021 si erano registrati dati leggermente diversi, con un aumento della percentuale di nuovi inquilini in arrivo da fuori Roma che aveva superato il 40% (soprattutto lavoratori trasfertisti e studenti nella seconda parte dell’anno), ma nel 2022 si è tornati alla normalità con una quota del 30% di contratti stipulati da persone provenienti da fuori città.
Da dove arrivano gli inquilini – ROMA | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Roma | 75,6% | 78,9% | 57,7% | 71,0% |
Dall’hinterland di Roma | 3,0% | 2,8% | 4,9% | 2,0% |
Da un altro capoluogo | 8,5% | 7,3% | 9,9% | 9,0% |
Da un comune non capoluogo | 12,8% | 11,0% | 27,5% | 18,0% |
Napoli e Palermo sono le città in cui è più bassa la quota di inquilini in arrivo da fuori: circa il 20%. A Napoli nel 2019 e nel 2020 ci si fermava addirittura al 12%, con l’88% di contratti stipulati da persone già residenti nel capoluogo campano. A Palermo nel 2020 solo il 10% dei nuovi inquilini proveniva da fuori città.
Da dove arrivano gli inquilini – NAPOLI | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Napoli | 87,8% | 87,5% | 75,3% | 78,1% |
Dall’hinterland di Napoli | 6,1% | 8,6% | 13,0% | 13,2% |
Da un altro capoluogo | 3,1% | 0,8% | 5,8% | 2,6% |
Da un comune non capoluogo | 3,1% | 3,1% | 5,8% | 6,1% |
Da dove arrivano gli inquilini – PALERMO | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | Anno 2022 |
Da Palermo | 81,2% | 89,8% | 81,8% | 79,6% |
Dall’hinterland di Palermo | 10,6% | 5,0% | 9,6% | 9,4% |
Da un altro capoluogo | 3,8% | 1,5% | 2,1% | 3,7% |
Da un comune non capoluogo | 4,4% | 3,7% | 6,4% | 7,3% |
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa