-23.11.18-
Dal secondo semestre 2007 ad oggi la fase discendente del mercato a livello nazionale registra una diminuzione dei valori immobiliari del 39,5%.
GRANDI CITTA’
La città dove gli immobili hanno perso maggiormente valore è stata Genova -55,1%, diminuzione che è stata abbastanza uniforme in tutte le macroaree della città che in diversi anni hanno riscontrato anche cali di prezzi a due cifre. Segue poi Bari con -47%. Gli immobili hanno ceduto meno a Milano (-22,5%) e Firenze (-26,0%). In generale il 2012 è stato l’anno peggiore per il mercato immobiliare italiano.
L’analisi delle macroaree nelle grandi città, rileva che quelle centrali hanno retto meglio grazie ad un’offerta immobiliare di prestigio e agli investitori che acquistano in queste zone soprattutto se vogliono indirizzarsi all’affitto turistico. Quest’ultima finalità ha fatto sentire i suoi effetti sul centro di Firenze che ha evidenziato la performance migliore con una contrazione dell’1,4% nel periodo considerato. Anche a Verona e Bologna inizia a farsi sentire ma qui la perdita di valore è stata maggiore, rispettivamente con -13,2% e -26,6%. La capitale, che è stata la prima ad aver registrato il trend, vede il centro in perdita del 22,3%. Ha performato decisamente meglio Milano che a partire dal secondo semestre del 2007 ha registrato un calo delle quotazioni nelle aree centrali del 5,2%. Il capoluogo lombardo sta registrando una generalizzata ripresa dei valori che sta investendo anche altre macroaree. Il 2018 si è aperto con buoni auspici, non solo dal lato delle compravendite ma anche sul fronte dei prezzi che già in questa prima parte dell’anno sono aumentati.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa